Oggi 27 Gennaio, giornata della memoria anche noi di Arci Roma vogliamo ricordare uno dei più tragici eventi della storia dell’umanità. Lo facciamo attraverso le parole di Dance me to the end of love”, una delle più celebri opere di Leonard Cohen. La tragedia dell’Olocausto anima tutto il brano dell’artista canadese, tra musica e parole che ci proiettano verso una vera e propria canzone d’amore.

Il cantautore recentemente scomparso, traendo spunto da fonti orali e documentali, già dalla prima frase “Conducimi alla tua bellezza con un violino infuocato”, ricorda di come in alcuni campi di concentramento, mentre le vittime venivano indotte nei forni crematori, un quartetto d’archi composto da alcuni prigionieri veniva costretto a suonare brani di musica classica. Un macabro rituale che aggiunge ancora più orrore al più grande crimine della storia che l’uomo sia stato capace di compiere.

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