1989-1995

 • La fine dell’esperienza confederale, il ritorno alla centralità dei circoli e il progetto della nuova Arci

arci nero

Nella seconda metà degli anni ´80 l´associazione vive quindi un po´ ripiegata su se stessa alla ricerca di un nuovo modello organizzativo. Nonostante cio´ essa continua a essere un luogo, spesso insostituibile, di aggregazione e di partecipazione per la gente, svolgendo un ruolo positivo per la tenuta democrativa e per la difesa dei valori nei difficili anni ´80, caratterizzati dalla cultura dell´omologazione, del rampantismo e dell´egoismo. L´iniziativa culturale dell´ARCI prima e di ARCINOVA poi raggiunge nella fine degli anni ´80 livelli elevati. Alcuni progetti che caratterizzano l´impegno dell´associazione in questi anni assumono importanza di livello nazionale ed europeo. All´inizio degli anni ´90, con il crollo dei sistemi del cosiddetto “socialismo reale”, si apre una fase politica completamente nuova.
Lo scontro politico cambia connotati, la vicenda di tangentopoli apre la strada ad ulteriori cambiamenti, entra in crisi il ruolo di rappresentanza del sistema dei partiti e delle stesse istituzioni. Le grandi modificazioni dello scenario nazionale e internazionale disegnano nel volgere dei primi anni ´90 un contesto completamente nuovo in cui assume sempre più importanza il ruolo che l´associazionismo democratico può autonomamente svolgere nell´aggregare le forze più sane ed oneste della società. ARCI confederazione, col suo congresso del 1989, intitolato non a caso “per una cultura europea della solidarietà e delle differenze” e ARCINOVA, innestata nel corpo vivo della comunità, reagiscono naturalmente e ognuna nel proprio ruolo a queste nuove sfide che i grandi cambiamenti in atto lanciano, approdando ad una volontà di rinnovamento che parte anzitutto dal recupero dei valori originari del suo patrimonio associativo: la solidarietà, la mutualità, lo scambio e la sperimentazione culturale, la partecipazione attiva e consapevole dei cittadini alla vita democratica. Un processo che si fonda sul pieno recupero delle funzioni storiche dei CIRCOLI e delle CASE DEL POPOLO, strutture portanti del sistema ARCI.
Una rete di luoghi di partecipazione consapevole dei cittadini che opera per la promozione umana e civile degli individui attraverso le esperienze collettive. Tale processo di rinnovamento si concretizza nella riunificazione dei tanti settori di impegno sociale, di solidarietà, di apertura di nuove forme di cooperazione e di relazioni internazionali, di lotta all´esclusione sociale, all´emarginazione e al razzismo con la tradizione di vita democratica e di rapporti di mutualità su cui vivono i CIRCOLI, insomma con i valori che sono il codice genetico dell´esperienza associativa.
Nel 1994 inizia il percorso che porta alla costituzione di “ARCI -NUOVA ASSOCIAZIONE “, soggetto sociale che nasce dalla sintesi di due idee guida del movimento associativo italiano come mutualità e solidarietà, e fonda sui valori di una lunga esperienza associativa un progetto di reale partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, di riforma, ma con al centro la persona, del sistema del welfare, di promozione di una società civile in grado di proporre giuste ipotesi di convivenza alle tante comunità che la compongono.
L´eredità dell´ARCI, così com´era nata nel 1957, si esprime oggi in ARCI – nuova associazione, dove sono confluite alcune esperienze di ARCI confederazione (arcisolidarietà, solidarietà internazionale ecc.) e ARCINOVA, sua struttura portante. Il mondo delle esperienze associative a cui ARCI ha dato vita nella sua storia, come Lega Ambiente, Arci Gay, Arci Ragazzi, Movimento Consumatori ecc., e di quelle con cui ha condiviso un percorso come l´UISP, sono oggi legate da un patto federativo, aperto ad accogliere altre esperienze, provenienti da altre storie associative.