Diventa sociə
Hai scelto liberamente di diventare un socio dell’Arci e la tua tessera ti permette ora l’ingresso in un universo ricco e multiforme: l’universo dei circoli. Diventi così protagonista della nostra associazione; parte attiva con i suoi diritti e i suoi doveri; fruitore a pieno titolo di servizi e attività ma tu stesso impegnato a dare idee ed energie alla loro creazione e alla loro migliore qualità.
Quando il circolo dove ti sei iscritto è nato, i suoi fondatori erano certi che le attività nate dalle loro passioni sarebbero state motivo di allegria, di riflessione, di giocosità e di impegno anche per tutti coloro che avrebbero potuto e saputo avvicinare.
Questa era, ed è ancora adesso, la loro grande e semplice idea.
Ma ora non è più solo loro. E’ anche tua. Sei anche tu, insomma, insieme agli altri soci, responsabile del futuro di quell’idea. Allora, sappi innanzitutto quali sono le prime cose che ti si chiedono e quelle che devi chiedere….
Essere socio vuol dire:
- conoscere lo statuto del proprio circolo, condividerne le finalità e rispettarne le regole
- prendere parte attiva alla vita del circolo, collaborando con gli altri soci all’organizzazione delle attività e alla realizzazione dei suoi scopi sociali
- partecipare alle assemblee, esercitando il proprio diritto-dovere di decisione sulle scelte che riguardano la vita del circolo
- partecipare alla discussione e all’approvazione del bilancio annuale del circolo
- partecipare all’elezione degli organismi dirigenti del circolo e, se lo ritenete, candidarsi a farne parte
- impegnarsi ad affermare dentro e fuori del circolo il valore e la dignità delle persone, al di là di ogni differenza di sesso, razza o religione, la cultura e la pratica della tolleranza, della pace, della cooperazione e della solidarietà tra i cittadini
- occuparsi dei problemi del territorio, prestando la propria attività a sostegno dei cittadini più deboli, per la crescita culturale e civile della comunità
- E infine ricorda che il gioco, la gioia e la felicità sono beni inalienabili di tutti che ognuno ha il diritto di preservare
E infine ricorda che il gioco, la gioia e la felicità sono beni inalienabili di tutti che ognuno ha il diritto di preservare